NTC 2018: cosa cambia nella progettazione per le azioni sismiche
Le novità del Cap. 7 delle attuali NTC rispetto alla precedente versione sono più di carattere organizzativo che di carattere concettuale; tra le poche novità di carattere concettuale le principali sono:
- la scomparsa di qualunque riferimento alla zonazione sismica;
- la chiara distinzione tra progettazione in capacità (approccio concettuale con cui si persegue la duttilità) e gerarchia delle resistenze (strumento operativo impiegato per conseguirla);
- la sistematica adozione di tavole sinottiche di riepilogo dei diversi coefficienti, finalizzata a facilitare i confronti sistematici tra le diverse tipologie e i diversi stati limite;
- nella progettazione di strutture non dissipative è ammesso utilizzare un coefficiente di struttura q<=1,5, anziché 1 come in passato.
I criteri di verifica
Per quanto riguarda i criteri di verifica, rispetto alle NTC08 vengono meglio chiariti i criteri prestazionali da adottarsi per le verifiche:
- Controllo del danno strutturale e non strutturale, attraverso la limitazione degli spostamenti di interpiano;
- Stato Limite di Salvaguardia della Vita, confronto capacità/domanda in termini di resistenza;
- Stato Limite di Prevenzione del Collasso, confronto capacità/domanda in termini di duttilità.
Gli elementi secondari e quelli non strutturali
Per quanto riguarda gli elementi secondari e gli elementi non strutturali, la nuova normativa chiarisce meglio quali siano le verifiche da svolgersi. Per gli elementi strutturali secondari viene chiarito che essi devono essere in grado di sostenere i carichi gravitazionali quando soggetti agli spostamenti indotti dalle sollecitazioni sismiche allo SLC, coerentemente con I criteri prestazionali prima delineati.
Per quanto riguarda gli elementi non strutturali, essi possono essere dotati di rigidezza, resistenza o massa tale da influenzare la risposta della struttura, oppure, pur non influenzando la risposta della struttura, risultano significativi ai fini della sicurezza.
Eurocodice 8
Per quanto riguarda i capitoli relativi ai diversi materiali, si osserva, rispetto alle precedenti NTC, una maggiore coerenza tra le NTC 2018 e l’Eurocodice 8 2004. In definitiva, per quanto riguarda il capitolo 7, la nuova normativa costituisce un significativo passo verso una maggiore armonizzazione con la normativa europea, fornendo tuttavia alcuni elementi di novità che contribuiscono a chiarire alcuni concetti posti alla base della progettazione sismica.
NTC 2018: tutto invariato per strutture miste acciaio-calcestruzzo
Riferimenti normativi
Le Travi NPS® sono progettate e realizzate nel pieno rispetto della normativa tecnica e sono classificabili come travi reticolari autoportanti miste acciaio–calcestruzzo costituite da un traliccio reticolare metallico inglobato nel getto di calcestruzzo. Il traliccio reticolare è realizzato in accordo con i requisiti del § 11.3.4 (acciai per strutture metalliche e per strutture composte) delle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018).
Le travi NPS® sono disciplinate dai §§4.2 e 4.3 delle NTC 2018. Per quanto non espressamente specificato nelle NTC 2018, il riferimento sono gli Eurocodici strutturali, come previsto dal §12 delle NTC2018.
Appartenenza alla categoria a)
La Presidenza del C.S.LL.PP. – Servizio Tecnico Centrale ha riconosciuto l’appartenenza delle Travi NPS® di Tecnostrutture alle travi miste acciaio-calcestruzzo, ovvero alla categoria a) delle Linee Guida per l’utilizzo di travi tralicciate in acciaio conglobate nel getto di calcestruzzo collaborante e procedure per il rilascio dell’autorizzazione all’impiego.
Certificazioni e autorizzazioni ministeriali
Tutta la fi liera produttiva NPS® Tecnostrutture è coperta da autorizzazioni ministeriali e certificazioni sia obbligatorie sia volontarie. I prodotti NPS® sono marcati CE ai sensi della EN 1090-1.